Genesi

Voltarsi indietro, pensando al futuro

Tutto è iniziato con un bando promosso da Legambiente e dalla Provincia di Roma, al quale la nostra Associazione ha aderito e che ci ha consentito di realizzare l’idea di costituire un Museo in cui raccogliere oggetti e documenti della quotidianità delle generazioni che ci hanno preceduto; abbiamo, così, potuto ridare ad essi il lustro che è dovuto a tutto ciò che nei secoli ha svolto un ruolo indispensabile alla sopravvivenza di intere popolazioni, rispolverando le nostre radici per renderle trasmissibili quale patrimonio di tutti.
L’idea era grande, ambiziosa e forse anche di difficile attuazione, il lavoro da fare enorme e le difficoltà hanno messo a dura prova la perseveranza di chi ci ha creduto.

Prima cosa da fare bisognava convincere la gente del paese della bontà del progetto, bisognava far capire che gli oggetti, fino ad allora conservati negli scantinati tra polvere, ruggine, ragnatele e tarli, ricchi di ricordi ed affetti, potevano trovare nel museo un angolo dove quei sentimenti si sarebbero amplificati divenendo patrimonio comune e conoscenza del passato per i più giovani. A quegli oggetti che fino ad allora avevano svolto una funzione di legame affettivo individuale, ora si poteva dare l’opportunità di svolgere una funzione sociale di notevole rilevanza culturale e formativa con una soddisfazione maggiore per chi avrebbe scelto di condividere i suoi ricordi. L’iniziale diffidenza e la paura di perdere definitivamente quei pochi legami tangibili col passato hanno in breve lasciato il posto alla disponibilità che ci ha fatto raccogliere numerosissime cose di ogni tipo più o meno adeguate, più o meno malandate.

Il primo passo era stato fatto. Ora tutto quel materiale doveva essere ripulito e restaurato. Cosa fare? Come fare?
Informarsi da persone competenti in materia; attrezzarsi; lavorare, lavorare, lavorare; “olio di gomito” e tanta buona volontà.
Risultati eccellenti, a detta di tutti, esperti e non.
Arrivata l’ora di allestire gli spazi; non potevamo andare avanti senza l’aiuto di un esperto di ambienti a cui è bastato un solo colpo d’occhio per distribuire ogni cosa ricreando in ogni angolo l’atmosfera ideale. A noi chiodi, martelli e tanta creatività per sopperire alle esigue risorse.

Ma il lavoro non era ancora finito, bisognava trovare i riferimenti storici che avrebbero consentito di contestualizzare meglio l’esposizione. Di nuovo cosa fare? Come fare? Cosa cercare?
Chiedere consiglio ad esperti in materia; trascorrere interi pomeriggi nell’Archivio Storico Aldobrandini; tra mille interessantissimi documenti (e molti sono ancora da visionare), sceglierne alcuni più significativi.
16 giugno 2007: tutto in ordine, grande festa d’inaugurazione alla presenza del Presidente della Provincia di Roma, il presidente di Legambiente, il Sindaco del Comune di Gavignano, tutti coloro che avevano lavorato alla realizzazione e soprattutto dei cittadini di Gavignano che generosamente si sono privati delle loro cose, dei loro ricordi per farne bene comune.